Luce Bianca

di Modestina Caputo

Lo spettacolo, scritto da Modestina Caputo, è una rilettura di Moby Dick in cui i rapporti tra potere e libertà, uomo e donna, follia e ragione si intrecciano dando origine ad un monologo intenso e articolato, ritmato da suggestioni visive e musiche che portano in scena l’incredulità e le emozioni di un essere di fronte a eventi inspiegabili.

Quelle di Luce Bianca sono divagazioni su un tema molto articolato e complesso che tocca i sentimenti più sottili e contraddittori di un uomo e cerca di entrare nel mondo intimo e segreto di una balena.
Le divagazioni vogliono essere un’ala di gabbiano che spazia e tocca terre sconosciute, tenute nascoste fino a questo momento. Un’alta che sfiora l’anima delle donne soprattutto e fonda l’essenza femminile in quella più vasta di Madre Natura.
Luce Bianca è interpretato da una sola attrice che si muove in tre ruoli: la balena, Pip (il giovane mozzo del Pequod) e un personaggio di commento e approfondimento, quasi una Vestale che ci conduce nell’analisi di persone e avvenimenti.

costumi Anna Alunno

scenografie Ezio Snaidero

luci e fonica Andrea Scarel

regia Christian Zecca

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