Nel blu

‘Avere tra le braccia tanta felicità’

Dopo aver ragionato di libertà attraverso i romanzi di Italo Calvino, è il momento di un’altra parola ancora più delicata perché, forse, non esiste: felicità.
Eppure c’è stato un momento in cui il nostro paese è apparso felice. Sono gli anni a cavallo del 1958, subito prima e subito dopo l’inizio del boom economico: la gente era, o sembrava, felice, carica di futuro negli occhi. Sicuramente più felici dell’umanità da centro commerciale di oggi.
E se c’è un uomo che incarna tutto questo, che con la sua voce e la sua spinta vitale rappresenta appieno quegli anni, questo è Domenico Modugno. Un ragazzo di una terra dimenticata da Dio che parte all’avventura e si ritrova, dopo pochi anni, a insegnare a tutto il mondo a “volare”: apre la bocca e trascina via con quell’urlo irrefrenabile ogni residuo fosco del dopoguerra. Con una sola canzone rende l’intero occidente felice di esistere.

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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Di e con: Mario Perrotta

Musiche: Domenico Modugno

Arrangiamenti ed ensemble musicale: V. Crociani, M. Marches, G. Franchellucci, Mario Perrotta

Produzione: Permar, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

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