Dal 01/04/2025 al 06/04/2025
mar, mer e ven ore 20:30; sab ore 19:30; dom ore 16
Teatro Nazionale di Genova
Stabat Mater, secondo capitolo della Trilogia sull’identità della Compagnia The Baby Walk, viene ora presentato in una forma diversa, con un nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato nella volontà di far rivivere un progetto che, in anni non sospetti, aveva trattato tematiche politicamente e socialmente centrali quali l’autodeterminazione e la libertà d’espressione identitaria.
Liv Ferracchiati dice presentando il lavoro: «La storia che viene raccontata è quella di uno scrittore trentenne alle prese col diventare adulto e il trovare una collocazione nel mondo. Una collocazione che viene cercata nella relazione con l’altro e nell’emancipazione dalla madre, figura fagocitante e, per lui, simbiotica. La scrittura è lo strumento attraverso il quale performa sé stesso inventando nuove possibilità, artistiche ed esistenziali, creando cortocircuiti di convenzione. Tra le sue parole, nel modo di veicolarle, e in quelle delle due donne chi si relazionano a lui vedremo franare molti degli stereotipi maschili più tossici. Il lavoro è un invito a pensare noi stessi come autori della nostra “forma”, concependo i tasselli identitari che ci compongono non come una gabbia, ma come strumenti per comunicare con l’altro».
Stabat Mater, secondo capitolo della Trilogia sull’identità della Compagnia The Baby Walk, viene ora presentato in una forma diversa, con un nuovo cast e un allestimento completamente rinnovato nella volontà di far rivivere un progetto che, in anni non sospetti, aveva trattato tematiche politicamente e socialmente centrali quali l’autodeterminazione e la libertà d’espressione identitaria.
Liv Ferracchiati dice presentando il lavoro: «La storia che viene raccontata è quella di uno scrittore trentenne alle prese col diventare adulto e il trovare una collocazione nel mondo. Una collocazione che viene cercata nella relazione con l’altro e nell’emancipazione dalla madre, figura fagocitante e, per lui, simbiotica. La scrittura è lo strumento attraverso il quale performa sé stesso inventando nuove possibilità, artistiche ed esistenziali, creando cortocircuiti di convenzione. Tra le sue parole, nel modo di veicolarle, e in quelle delle due donne chi si relazionano a lui vedremo franare molti degli stereotipi maschili più tossici. Il lavoro è un invito a pensare noi stessi come autori della nostra “forma”, concependo i tasselli identitari che ci compongono non come una gabbia, ma come strumenti per comunicare con l’altro».
scritto e diretto da Liv Ferracchiati
Con Liv Ferracchiati, Chiara Leoncini, Francesca Gatto, Livia Rossi
scritto e diretto da Liv Ferracchiati
Con Liv Ferracchiati, Chiara Leoncini, Francesca Gatto, Livia Rossi