06/05/2025
ore 21:00
Politeama Genovese
Quando la vita era governata dal cuore: emozioni e sentimenti nell’era della tecnica Umberto Galimberti, filosofo, saggista e psicanalista italiano, racconta, in una serata di grande fascino, come il sentimento non sia una dote naturale, ma una dote da acquisire ed accrescere culturalmente. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso la mitologia.
Nel grande Olimpo della cultura greca ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti umani, una fenomenologia dei sentimenti umani. Nell’Olimpo i Greci hanno descritto le passioni, le emozioni ed i sentimenti quelli che Dante chiama i «movimenti umani».
Nel nostro tempo possiamo riapprenderli attraverso la letteratura, luogo privilegiato dove si imparano il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, la passione, il romanticismo.
La «distanza» odierna dalle emozioni, dalla complessità del linguaggio in cambio di facili semplificazioni unite ad un uso senza freni della tecnologia, provocano una preoccupante e spaesante confusione emozionale.
Quando la vita era governata dal cuore: emozioni e sentimenti nell’era della tecnica Umberto Galimberti, filosofo, saggista e psicanalista italiano, racconta, in una serata di grande fascino, come il sentimento non sia una dote naturale, ma una dote da acquisire ed accrescere culturalmente. Gli antichi imparavano i sentimenti attraverso la mitologia.
Nel grande Olimpo della cultura greca ritroviamo tutta la gamma dei sentimenti umani, una fenomenologia dei sentimenti umani. Nell’Olimpo i Greci hanno descritto le passioni, le emozioni ed i sentimenti quelli che Dante chiama i «movimenti umani».
Nel nostro tempo possiamo riapprenderli attraverso la letteratura, luogo privilegiato dove si imparano il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, la passione, il romanticismo.
La «distanza» odierna dalle emozioni, dalla complessità del linguaggio in cambio di facili semplificazioni unite ad un uso senza freni della tecnologia, provocano una preoccupante e spaesante confusione emozionale.
di Umberto Galimberti
di Umberto Galimberti