29/03/2025
21:00
Teatro Il Sipario Strappato
All’inizio del 1900 gli occhi di tutto il mondo erano puntati su un’unica città: Parigi. Una città che esibiva le più recenti invenzioni scientifiche e tecnologiche, che ospitava i più grandi artisti di tutte le arti (pittura, musica, danza, letteratura, teatro, fotografia, cinema…), che dava spazio alle avanguardie artistiche (espressionismo, dadaismo, surrealismo, cubismo…) e apriva le sue porte ai cinema, gallerie d’arte d’avanguardia, a vivaci cabaret e all’alta moda. Il mito della Belle Époque regnava supremo.
Per le vie della Ville Lumière si aggirava un musicista chiamato Erik Satie. Un personaggio eccentrico, stravagante, misterioso e affascinante fuori dal sistema accademico dell’epoca che ha tracciato diversi sentieri per i musicisti a venire e ha creato dal nulla l’estetica ad alcune nuove correnti artistiche del ‘900.
Come raccontare la sua vita? E ascoltare al contempo la sua musica pianistica? … attraverso gli 88 tasti del pianoforte….
La tastiera del pianoforte (composta di 88 tasti) sarà suddivisa tra i 52 tasti bianchi e i 36 tasti neri. A ogni tasto bianco corrisponderà un brano del repertorio pianistico di Satie, mentre a ogni tasto nero corrisponderà un aneddoto, una lettura dalle due raccolte di testi, aforismi e cronache scritte da Eric Satie: “Cahiers d’un Mammifère” (Quaderni di un Mammifero) e “Mémoires d’un Amnésique” (Memorie di un Amnesiaco)…
Una nuova concezione di concerto spettacolo dove il pubblico sarà invitato a partecipare alla scaletta del programma. Saranno estratti a sorte non solo i brani pianistici da eseguire, ma anche le letture (tratte da testi dello stesso Satie, brani di artisti con i quali ha collaborato, notizie inedite, riferimenti personali…) Ogni concerto sarà quindi unico e irripetibile.
Un modo nuovo, intrigante e accattivante per entrare nel micromondo del compositore francese: un vero concerto surrealista!
All’inizio del 1900 gli occhi di tutto il mondo erano puntati su un’unica città: Parigi. Una città che esibiva le più recenti invenzioni scientifiche e tecnologiche, che ospitava i più grandi artisti di tutte le arti (pittura, musica, danza, letteratura, teatro, fotografia, cinema…), che dava spazio alle avanguardie artistiche (espressionismo, dadaismo, surrealismo, cubismo…) e apriva le sue porte ai cinema, gallerie d’arte d’avanguardia, a vivaci cabaret e all’alta moda. Il mito della Belle Époque regnava supremo.
Per le vie della Ville Lumière si aggirava un musicista chiamato Erik Satie. Un personaggio eccentrico, stravagante, misterioso e affascinante fuori dal sistema accademico dell’epoca che ha tracciato diversi sentieri per i musicisti a venire e ha creato dal nulla l’estetica ad alcune nuove correnti artistiche del ‘900.
Come raccontare la sua vita? E ascoltare al contempo la sua musica pianistica? … attraverso gli 88 tasti del pianoforte….
La tastiera del pianoforte (composta di 88 tasti) sarà suddivisa tra i 52 tasti bianchi e i 36 tasti neri. A ogni tasto bianco corrisponderà un brano del repertorio pianistico di Satie, mentre a ogni tasto nero corrisponderà un aneddoto, una lettura dalle due raccolte di testi, aforismi e cronache scritte da Eric Satie: “Cahiers d’un Mammifère” (Quaderni di un Mammifero) e “Mémoires d’un Amnésique” (Memorie di un Amnesiaco)…
Una nuova concezione di concerto spettacolo dove il pubblico sarà invitato a partecipare alla scaletta del programma. Saranno estratti a sorte non solo i brani pianistici da eseguire, ma anche le letture (tratte da testi dello stesso Satie, brani di artisti con i quali ha collaborato, notizie inedite, riferimenti personali…) Ogni concerto sarà quindi unico e irripetibile.
Un modo nuovo, intrigante e accattivante per entrare nel micromondo del compositore francese: un vero concerto surrealista!
di e con Elsa Guerci
di e con Elsa Guerci