Infestare, ovvero il declino di un astro

Festival Teatrale dell'Acquedotto "Storie che non finiremo mai di raccontare" 2024

Una serie di pannelli da recinzione separa gli attori dagli spettatori. Di là ci sono i personaggi, con le loro vite, con la fretta che contraddistingue l'essere umano. Tutta la fatica che si fa a capire dove si vuole andare, dove vogliamo stare. Qual è casa nostra. Al di qua della recinzione, tra loro e noi che guardiamo, c'è un mistero. Quieto, segreto, palpitante. 

Un cantante famoso in crisi creativa trova in un edificio abbandonato l'occasione di una possibile svolta. Ma quel palazzo è già occupato, e intorno vi gravita una comunità poco incline ai compromessi. Uno spettacolo musicale liberamente ispirato alla fiaba di Fiordirovo, dove una fanciulla resta chiusa in un castello avviluppato dai rovi. Quell'immagine richiama ai tanti edifici che in piccoli paesi e grandi città sono soggetti al decadimento, e Infestare pone ai suoi spettatori una domanda: in un'epoca in cui il benessere della Terra è messo in pericolo dalle scelte umane, non sono forse quei luoghi di “degrado” dei piccoli nuclei di risurrezione e di speranza? Granara, Mariottini e Strazza si divertono a cambiare rapidamente ruolo per dare vita a personaggi cercano la propria felicità che con lo sguardo rivolto alla natura.

Di Elisabetta Granara

Con Elisabetta granara, Giancarlo Mariottini, Carlo Strazza

Musiche di Fabio Bonelli, canzoni di Elisabetta Granara

Produzione: Il Gruppo Teatro Campestre

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