Dal 23/04/2024 al 28/04/2024
mar, merc, ven 20:30 - sab 19:30 - dom 16:00
Teatro Nazionale di Genova
Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione torna al Teatro Ivo Chiesa I maneggi per maritare una figlia, forse la commedia più amata e celebre del repertorio di Gilberto Govi, con la regia e la straordinaria interpretazione di Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi.
Genova, anni ’50, Steva è un uomo semplice e mite, continuamente vessato dai rimbrotti dell’acida moglie Giggia. I due coniugi, non più giovanissimi, sono impegnati nella scrupolosa ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Metilde. La sgangherata selezione ha inizio, in un continuo andirivieni di candidati più o meno papabili che genera un crescente vortice di intrighi, malintesi, gag, battibecchi e risate.
Per entrare nel personaggio Tullio Solenghi si sottopone ogni sera ad una lunga sessione di trucco: il risultato è una trasformazione davvero strabiliante. «È una sorta di clonazione – scherza lo stesso Solenghi – penso sia necessario riportarlo sul palcoscenico nel modo più fedele possibile. Per me quella di Govi è una “maschera” senza tempo, paragonabile a quella di Arlecchino, ed è con questo rispetto e con questa dedizione che ho voluto interpretarlo». La scena e i costumi dello spettacolo sono realizzati da Davide Livermore che giocando con il bianco e nero omaggia le commedie goviane trasmesse in tv negli anni Sessanta.
Con Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Roberto Alinghieri, Riccardo Livermore, Isabella Maria Loi, Pier Luigi Pasino, Federico Pasquali, Stefania Pepe, Laura Repetto
Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione torna al Teatro Ivo Chiesa I maneggi per maritare una figlia, forse la commedia più amata e celebre del repertorio di Gilberto Govi, con la regia e la straordinaria interpretazione di Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi.
Genova, anni ’50, Steva è un uomo semplice e mite, continuamente vessato dai rimbrotti dell’acida moglie Giggia. I due coniugi, non più giovanissimi, sono impegnati nella scrupolosa ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Metilde. La sgangherata selezione ha inizio, in un continuo andirivieni di candidati più o meno papabili che genera un crescente vortice di intrighi, malintesi, gag, battibecchi e risate.
Per entrare nel personaggio Tullio Solenghi si sottopone ogni sera ad una lunga sessione di trucco: il risultato è una trasformazione davvero strabiliante. «È una sorta di clonazione – scherza lo stesso Solenghi – penso sia necessario riportarlo sul palcoscenico nel modo più fedele possibile. Per me quella di Govi è una “maschera” senza tempo, paragonabile a quella di Arlecchino, ed è con questo rispetto e con questa dedizione che ho voluto interpretarlo». La scena e i costumi dello spettacolo sono realizzati da Davide Livermore che giocando con il bianco e nero omaggia le commedie goviane trasmesse in tv negli anni Sessanta.
Con Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Roberto Alinghieri, Riccardo Livermore, Isabella Maria Loi, Pier Luigi Pasino, Federico Pasquali, Stefania Pepe, Laura Repetto
di Niccolò Bacigalupo
regia Tullio Solenghi
di Niccolò Bacigalupo
regia Tullio Solenghi