09/11/2024
Ore 21.00
Teatro Akropolis
Una sinfonia sui corpi che cadono, nel presente. Immortalati in una sospensione ipercinetica, tra alto e basso, ascesa e rovina. Il contesto teorico si orienta attraverso la tesi della retromania, della lenta cancellazione del futuro, gli spettri di Mark Fisher e le visioni di Kit Mackintosh (Auto-Tune Theory), tentando di inquadrare un presente sociale, politico, estetico e di iperculturalità. L’immagine della caduta degli angeli ribelli che simboleggia la discesa dall’ordine divino e la perdita dell’innocenza, viene utilizzata metaforicamente per osservare i fenomeni musicali contemporanei (trap e derive). Ci si chiede che frequenza incarna il corpo che vive questo presente in continuo stato di avanzamento, accelerazione, innovazione, così come di saturazione, inerzia e anacronismo. Il corpo che danza sulle note invisibili di FALLEN ANGELS si immerge in una condizione esistenziale della caduta, vaporizza la sua materia. Mette in crisi il personale e l’autobiografico, questo corpo plurale trascende in un coro di voci postumane, di versi frantumati e melmosi: “la tragedia che si fa timbro”.
Produzione: PinDoc - Coproduzione: Aldes, Teatri di Vetro/Triangolo Scaleno Teatro - Con il contributo di: MiC e Regione Siciliana
Prima regionale
Durata 30'
Una sinfonia sui corpi che cadono, nel presente. Immortalati in una sospensione ipercinetica, tra alto e basso, ascesa e rovina. Il contesto teorico si orienta attraverso la tesi della retromania, della lenta cancellazione del futuro, gli spettri di Mark Fisher e le visioni di Kit Mackintosh (Auto-Tune Theory), tentando di inquadrare un presente sociale, politico, estetico e di iperculturalità. L’immagine della caduta degli angeli ribelli che simboleggia la discesa dall’ordine divino e la perdita dell’innocenza, viene utilizzata metaforicamente per osservare i fenomeni musicali contemporanei (trap e derive). Ci si chiede che frequenza incarna il corpo che vive questo presente in continuo stato di avanzamento, accelerazione, innovazione, così come di saturazione, inerzia e anacronismo. Il corpo che danza sulle note invisibili di FALLEN ANGELS si immerge in una condizione esistenziale della caduta, vaporizza la sua materia. Mette in crisi il personale e l’autobiografico, questo corpo plurale trascende in un coro di voci postumane, di versi frantumati e melmosi: “la tragedia che si fa timbro”.
Produzione: PinDoc - Coproduzione: Aldes, Teatri di Vetro/Triangolo Scaleno Teatro - Con il contributo di: MiC e Regione Siciliana
Prima regionale
Durata 30'
Regia, coreografia, luci: Michael Incarbone
Performance e collaborazione alla drammaturgia: Erica Bravini
Live set: Gabriele Corti
Musiche originali: Edoardo Maria Bellucci
Regia, coreografia, luci: Michael Incarbone
Performance e collaborazione alla drammaturgia: Erica Bravini
Live set: Gabriele Corti
Musiche originali: Edoardo Maria Bellucci