16/11/2024
Ore 16.30
Teatro Akropolis
Con Marco De Marinis, Piergiorgio Giacchè, Raimondo Guarino, Enrico Pitozzi.
Il tema della rappresentazione e della sua crisi, in particolare da Schopenauher in poi, è stato di definitiva ispirazione per l’arte nel corso del Novecento, dalle avanguardie storiche sino ai giorni nostri. Le ricerche e gli studi in ambito filosofico, antropologico e artistico, si sono sempre più intrecciati diventando, proprio grazie a questo intreccio, decisivi per riflettere sul concetto di immagine e sull’idea stessa di mimesi e di riproduzione e riproducibilità della realtà. Ogni forma d’arte ha così testimoniato, e testimonia, l’insofferenza nei confronti della forma/immagine e del rapporto irrisolto con il suo affermarsi dialettico e letterario. Il corpo (la sua trasfigurazione, il divenire luogo del conflitto tra oltrepassamento e/o decostruzione del soggetto in contrapposizione al principio di identità), il linguaggio, il rapporto tra cultura e arte, tra origine e contemporaneità (ripensando al Nietzsche della Nascita della tragedia dallo spirito della musica) e infine (ma forse soprattutto e forse una possibile sintesi di tutti gli altri temi), la relazione tra il teatro e la performatività, sono gli argomenti a cui è dedicata questa giornata di studi all’interno del festival di Teatro Akropolis. Temi che torneranno ogni anno ad arricchire il dibattito durante la rassegna. Agli studiosi non chiediamo quindi di occuparsi di un tema specifico. Ognuno è libero di scegliere un argomento tra quelli qui brevemente accennati, oppure di interpretarne il senso per poi esporre altre ricerche e suggestioni. Incorporeo (questo titolo è preso dal saggio L’Incorporeo. O della conoscenza di Alessandro Fersen) è quindi, in estrema sintesi, un’occasione di approfondimento e confronto intorno ai temi che compongono il complesso quadro della rappresentazione, temi che ogni relatore riterrà, sulla base delle sue ricerche e dei suoi percorsi di studio, essenziali.
A seguire, presentazione di Heliopolis. Archivio digitale sulle arti performative, a cura di Teatro Akropolis, con Luca Donatiello, Simone Dragone.
Con Marco De Marinis, Piergiorgio Giacchè, Raimondo Guarino, Enrico Pitozzi.
Il tema della rappresentazione e della sua crisi, in particolare da Schopenauher in poi, è stato di definitiva ispirazione per l’arte nel corso del Novecento, dalle avanguardie storiche sino ai giorni nostri. Le ricerche e gli studi in ambito filosofico, antropologico e artistico, si sono sempre più intrecciati diventando, proprio grazie a questo intreccio, decisivi per riflettere sul concetto di immagine e sull’idea stessa di mimesi e di riproduzione e riproducibilità della realtà. Ogni forma d’arte ha così testimoniato, e testimonia, l’insofferenza nei confronti della forma/immagine e del rapporto irrisolto con il suo affermarsi dialettico e letterario. Il corpo (la sua trasfigurazione, il divenire luogo del conflitto tra oltrepassamento e/o decostruzione del soggetto in contrapposizione al principio di identità), il linguaggio, il rapporto tra cultura e arte, tra origine e contemporaneità (ripensando al Nietzsche della Nascita della tragedia dallo spirito della musica) e infine (ma forse soprattutto e forse una possibile sintesi di tutti gli altri temi), la relazione tra il teatro e la performatività, sono gli argomenti a cui è dedicata questa giornata di studi all’interno del festival di Teatro Akropolis. Temi che torneranno ogni anno ad arricchire il dibattito durante la rassegna. Agli studiosi non chiediamo quindi di occuparsi di un tema specifico. Ognuno è libero di scegliere un argomento tra quelli qui brevemente accennati, oppure di interpretarne il senso per poi esporre altre ricerche e suggestioni. Incorporeo (questo titolo è preso dal saggio L’Incorporeo. O della conoscenza di Alessandro Fersen) è quindi, in estrema sintesi, un’occasione di approfondimento e confronto intorno ai temi che compongono il complesso quadro della rappresentazione, temi che ogni relatore riterrà, sulla base delle sue ricerche e dei suoi percorsi di studio, essenziali.
A seguire, presentazione di Heliopolis. Archivio digitale sulle arti performative, a cura di Teatro Akropolis, con Luca Donatiello, Simone Dragone.