Abitare la terra

percorso itinerante

Nell'ambito del Festival in una notte d'estate – percorsi: l'architettura della parola tra città e terra

Tratto da opere di Gilles Clément, Werner Herzog, Antonio Moresco, Winfried G. Sebald, Wislawa Szymborska, Andrea Zanzotto, Giorgio Caproni

Abitare la terra è un’azione teatrale itinerante che esplora alcuni aspetti del nostro rapporto con il pianeta percorrendone a piedi un minuscolo frammento. Nel cammino sono evocate azioni riparatrici e magiche, ingenue e prodigiose: scongiurare l’estinzione della nostra specie mettendo a dimora una piantina in un bosco di tigli; carpire alla pietra il suo segreto bussando con insistenza alla sua porta; salvare un’amica da una grave malattia camminando da Monaco a Parigi d’inverno; parlare coi morti rievocando le onoranze funebri tributate loro anticamente in Corsica.

Storie che trapassano dall’invettiva alla tragedia, dalla cronaca all’apocalisse, imboccando vie misteriche stregonesche e popolari. Dove il confine fra mondo dei vivi e mondo dei morti mostra tutta la sua precarietà. “Un collage di testi, ispirato, spirituale, misterioso e sottile”.

Un teatro in cammino per piccoli gruppi di spettatori / pellegrini disposti ad accettare la disciplina del silenzio, una pratica diffusa nelle comunità monastiche, adottata anche da Jerzy Grotowski nel suo teatro delle sorgenti, al fine di calmare la mente e ottenere una buona disponibilità all’ascolto: della terra, dei viventi e della luce. Il silenzio come dono reciproco, in una solitudine condivisa, per custodire l’esperienza in atto.

Sei pregato di spegnere il cellulare, non scattare fotografie e non parlare per tutta la durata del percorso, nelle soste e anche nei tratti in cammino, che non sono intervalli, ma una parte fondamentale dell’evento. Come si fa a teatro. Camminare in silenzio insieme è un’esperienza rara che esalta l’ascolto e rende più intensa la percezione interna ed esterna. Cerca di evitare anche i rumori non necessari, procedendo con cautela, fino a diventare invisibile, come un animale a caccia, o che tema di essere cacciato, prestando attenzione all’ambiente e ai suoi abitanti.

Si consigliano scarpe comode.

Posti limitati, prenotazione obbligatoria.

elaborazione drammaturgica e interpretazione Silvio Castiglioni

installazioni Georgia Galanti

produzione Celesterosa in collaborazione con Lupus in Fabula e contributo di Regione Emilia Romagna

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